de-giugno 2023
Foto: Mehdi Chebil / InfoMigrants
A partire dalla mezzanotte di ieri, primo giugno 2023, Croce Rossa Italiana ha preso in carico la gestione dell'hotspot di Contrada Imbriacola, a Lampedusa.
Entro il piano del dichiarato "Stato di Emergenza" per quanto riguarda le migrazioni da parte del governo Meloni, Croce Rossa sta intervenendo sulle condizioni dell'hotspot, apportando miglioramenti di base, ma che purtroppo non ne cambieranno la natura carceraria e detentiva.
In particolare, prima ancora di entrare ufficialmente nella gestione di questo luogo di 'accoglienza-prigione' Croce Rossa sta già portando avanti lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi, nonché creando nuovi ruoli tra gli operatori e le operatrici per garantire alcuni servizi di base che erano stati ignorati o negati dalle gestioni precedenti (dall'effettiva ed efficace mediazione culturale, alla ricongiunzione dei legami familiari, una mensa adeguata, un'assistenza sanitaria dignitosa). Entro lo stesso piano è pensato anche un sistema di trasferimento delle persone da Lampedusa alla Sicilia in modo sistematico, con navi e aerei, per garantire un tempo minimo di permanenza nell'hotspot e ridurre il sovraffollamento che lo ha caratterizzato per anni.
Tra i servizi di base, è stato installato un impianto wifi per garantire a chi arriva di potersi collegare.
Due mesi fa, Maldusa, insieme ad altre organizzazioni in solidarietà con le persone in movimento, aveva scritto alla Prefettura di Agrigento proprio per richiedere l'installazione di un Wifi che garantisse alle persone di contattare i propri cari e dotarsi di strumenti adeguati e liberi di informazione (vedi qui il nostro comunicato! https://www.maldusa.org/l/installazione-di-una-rete-wi-fi-nellhotspot-di-lampedusa/ )
Pur non avendo mai ricevuto una risposta ufficiale alle nostre richieste, sembra che i cambiamenti annunciati possano andare nella giusta direzione.
Ciò nonostante, rimaniamo in osservazione, per monitorare come verranno implementate le promesse di Croce Rossa e per continuare a porre attenzione sulla strutturale cecità della definizione delle migrazioni come "emergenza da gestire".
Mentre l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina dimostra che un altro approccio con la libera circolazione e la libera scelta è sempre possibile, la politica razzista di esternalizzazione e brutalizzazione del regime di frontiera europeo a sud continua ininterrotta.
Il sistema Hotspot è di tipo carcerario, e mentre diamo il benvenuto a un miglioramento delle condizioni di base, continuiamo a lottare per la sua abolizione, e per l'abolizione di tutte le forme detentive, di controllo, di segregazione, o che limitano la libertà di movimento di tutt*!