de-In Movimento - Arrivi e trasferimenti a Lampedusa
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Negli ultimi giorni diverse migliaia di persone sono giunte a Lampedusa con barchini in ferro, soprattutto provenienti da Sfax, città tunisina in cui da settimane si registrano gravi atti di violenza razzista. In parte segnalati e accompagnati dagli operatori della flotta civile (via telefono, via aerea e via mare), la maggior parte dei rifugiati e dei migranti è stata portata in porto dalle navi della Guardia Costiera italiana.
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Photo credits: Pilote Volontaire
Di giorno e di notte le persone sono sbarcate sul molo Favaloro del porto di Lampedusa, facendo prova di una libertà di circolazione per trovare sicurezza e migliori condizioni di vita.Dopo una prima registrazione da parte della Croce Rossa, le domande di Frontex e una prima accoglienza da parte dellə volontariə del Forum di Lampedusa, le persone sono trasferite con mini-bus all'hotspot.
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Gli uomini, le donne e i bambini appena arrivate, sono spesso molto esauste; insieme alle pericolose giornate e notti in mare, i segni sui loro vestiti e sui loro corpi ci rimandano alle violenze subite in Tunisia soprattutto nelle ultime settimane. Ciononostante, ad accompagnarlə anche il sollievo e la gioia di essere arrivate in Europa superando le insidie e I pericoli del mare.
Ufficialmente nessuno dovrebbe rimanere nell'hotspot più di 72 ore, ma nei momenti di arrivi massivi il sistema di trasferimenti non risulta sufficiente e le persone rimangono più giorni in un hotspot chiuso e sovraffollato. Soprattutto i minori non accompagnati devono spesso aspettare la loro ricollocazione per settimane in condizioni precarie.
Continuano I trasferimenti verso l'isola per raggiungere la Sicilia o la terraferma italiana attraverso i traghetti di linea, navi della Marina Militare o della Guardia Costiera e aerei.