de-SOLIDALI CON LE VITTIME DELL’ ALLUVIONE IN LIBIA - La giustizia climatica deve essere anticoloniale e antirazzista.

24.09.2023

Mustafa al-Trabelsi è morto nella tragica inondazione della città di Darnah.
Fonte della grafica: Spazio Decolonoize.it.ly 

Siamo molto colpitə e in piena solidarietà con le persone che stanno vivendo la situazione devastante, indescrivibilmente tragica in cui si trova la Libia orientale in questo momento. La stessa tempesta (Daniel) che ha causato le precedenti devastazioni in Grecia (e in Bulgaria e Turchia) - dove pochi giorni prima amicə e compagnə sono statə colpitə dalle alluvioni, e in cui sono scomparse migliaia di persone senza documenti - ha attraversato la Libia e in particolar modo la città di Darnah.


Le alluvioni di misure mai viste prima, causate dalla rottura di due dighe, l'11 settembre 2023 hanno distrutto mezza città e causato la morte di migliaia di persone, mentre altre decine di migliaia sono disperse, intrappolate e a questo punto molto probabilmente gran parte di esse hanno perso la vita.


Più di diecimila persone, trasportate via da un'alluvione nel giro di poche ore. Ma in Italia, in Europa e nel Nord Globale di questo non si parla, come quasi non si parla del terremoto in Marocco accaduto pochi giorni prima. Queste tragedie e queste morti non vengono considerate degne di notizia, come se accadessero in "paesi lontani", al di fuori dall' interesse e dalle responsabilità dell'Europa.


A chi viene da rispondere che non è vero, che i telegiornali ne hanno parlato, si immagini quanto questa notizia sarebbe presente nei media se a essere colpito fosse un paese europeo.


La Libia è vicinissima alla Sicilia, si affaccia sullo stesso mare e ha uno stretto legame storico con l'Italia, essendo stata colonizzata dallo stato italiano.


Eppure - come per le stragi che avvengono in questo mare che tuttə condividiamo, dove sono annegate decine di migliaia di persone - né le sorti delle persone che sono morte in questa catastrofe climatica, né quelle delle persone sopravvissute, né quelle di chi sta lavorando incessantemente per cercare sopravvissutə e recuperare i corpi da restituire a famiglie e amicə, vengono considerate degne dell'attenzione del pubblico di questo paese. Anche qui, il razzismo definisce il valore della vita e della morte, quali sono le vite che contano e quali vite invece sono sacrificabili.


La città portata via dall'acqua, Darnah, su Rainews è stata descritta come "modernizzata dalla colonizzazione italiana". Non solo manca qualsiasi consapevolezza della responsabilità storica, ma addirittura il colonialismo viene celebrato come motore della civilizzazione piuttosto che come una delle forze trainanti dell'attuale instabilità politica ed economica. Un'instabilità che ha portato alla cattiva gestione delle dighe e alle cattive condizioni abitative, che hanno aggravato le tragiche conseguenze delle inondazioni.


Le alluvioni e le loro conseguenze non sono semplici disastri naturali e non colpiscono tuttə allo stesso modo. Sono il risultato diretto del cambiamento climatico. Un cambiamento climatico che ha cause coloniali e neocoloniali, alimentato dall'avidità di profitto e dalle pratiche estrattiviste del Nord del mondo, ma che colpisce soprattutto il Sud del mondo, con una chiara divisione razzializzata tra chi beneficia dello sfruttamento capitalistico del nostro pianeta e chi è uccisə, sfollatə o costrettə a migrare da esso.


La cosiddetta crisi climatica è una crisi capitalista e una crisi coloniale. È anche una crisi razzista.


Nell'esprimere la nostra solidarietà a tutte le persone colpite da questa tragedia, invitiamo le nostre comunità di lotta a prendere atto e agire nell'intersezionalità delle nostre lotte, poiché non c'è giustizia climatica senza decolonizzazione, senza lotta antirazzista, senza l'abolizione delle frontiere e giustizia per le persone migranti.


Leggi la poesia in solidarietà, scritta da Yambio David, Refugees in Libya (in inglese): https://thoughtsofthedepressed.art.blog/2023/09/18/derna-once-a-coastal-jewelnow-a-stage-for-powers-cruel-duel-storm-daniels-wrath-tells-a-grievous-tale/ 


Sottoscritto da:


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Non Una di Meno - Palermo

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Mem.Med Memoria Mediterranea

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Refugees in Libya

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